mercoledì 18 aprile 2018

ACQUISTARE SETTARE CHITARRA LES PAUL LIBRO MANUALE





Il Manuale della Gibson Les Paul 

Come acquistare, settare e mantenere la leggendaria chitarra elettrica Les Paul.


LIBRO IN ITALIANO. 
200 PAGINE

Questo semplice manuale offre informazioni su come ottenere il meglio dalla propria Les Paul, sia essa un modello economico Epiphone o una costosa Sunburst del ‘59.

Con guide passo passo e chiare fotografie a colori, gli argomenti affrontati comprendono il cambio dei pickup, la sistemazione del truss rod e la comprensione di alcuni importanti setup live. Lo stesso leggendario Les Paul ha fatto onore a questo manuale con un’introduzione e un’approfondita intervista dedicata ai retroscena della sua chitarra.

Contenuti
100 Casi di studio specifici
n ‘Regular’ Custom Shop Manico ‘59 Quilt Top 104
n Gibson Les Paul ‘Standard’ Manico Anni ‘60 108
n Gibson Les Paul moderna ‘Standard’ 112
n Epiphone ‘Standard’ plus realizzata in Cina 116
n Epiphone Goldtop ‘56 costruita in Cinaa 120
n Riedizione LPB7 costruita negli Stati Uniti dalla
‘Custom, Art & Historic Division’ 124
n HD SX Pro realizzata negli USA 128
n Goldtop ‘Regular’ costruita nel 1953 134
n ‘Deluxe’ costruita negli USA 138
n Epiphone Special costruita in Cina 142
n Modello signature Peter Frampton Custom Shop 146
n Chitarra ‘Robot’ costruita negli USA con sistema
 di auto-accordatura Tronical 148
n La chitarra ‘Greeny’ di Peter Green realizzata
negli USA nel ‘59 152
n Gibson Les Paul ‘Traditional’ a 12 corde 154
n Gibson Les Paul Baritone ‘Studio’ 158
n Gibson ‘Jimmy Page’ #1 Custom Shop Limited Edition 162
n Gibson ‘Pro Deluxe’ Eric Clapton 164
n Gibson Les Paul Studio ‘50s Tribute con Min-ETune 168
n Gibson ‘Tronica’ Min-ETune 172
174 Gli utilizzatori di Les Paul più importanti e le loro chitarre
n Les Paul 176
n Freddie King 178
n Hubert Sumlin 178
n Mike Bloomfield 179
n Eric Clapton 180
n Peter Green 182
n Gary Moore 183
n Mick Taylor 184
n Jimmy Page 184
n Mark Knopfler 186
n Joe Bonamassa 187
188 Appendici
193 Glossario
194 Contatti utili
196 Indice analitico
6 Prefazione
8 Introduzione
12 Les Paul ‘Standard’ o ‘Traditional’
14 Acquistare una Les Paul
n Le nuove Les Paul 16
n Altre opzioni relative alla Les Paul 17
n Les Paul di seconda mano 18
20 Conosci la tua classica Goldtop del ‘53
26 Conosci la tua classica Les Paul ‘Standard’
n L’illustre ‘House of Epiphone’ 32
34 Settaggio e intonazione
n Sistemazione del Tune-O-Matic 36
n Il vibrato Bigsby 42
n Selezione dei pickup 44
n Accordatura 45
46 Riparazioni, manutenzione e sistemazioni
n La sicurezza prima di tutto 48
n Strumenti e ambiente di lavoro 50
n La borsa degli attrezzi essenziale per le esibizioni dal vivo 53
n Val la pena di fare un po’ di manutenzione... 54
n Riparazioni a bordo palco 58
n Verifiche trimestrali 60
n Messa a terra e problemi legati alle radiofrequenze 66
n Riparazione della lacca e rifinitura dei tasti 70
n Riparazione del manico della Les Paul 74
n Varianti nel ponte della Les Paul e nello stop tail 78
n Sostituzione delle meccaniche 79
n Sostituzione dei pickup 80
n Regolazione dell’altezza dei pickup 83
n Controlli di volume 84
n Sistemazione del capotasto 88
n Opzioni per il ricablaggio 92
n Sistemazione del truss rod 98


Introduzione

*Le tre Epiphone archtop ‘Klunkers’ hanno numeri di serie 6867, 4108
e 7133. Significativamente, vennero suonate nel 1946 da Django
Reinhardt e Johnny Smith, e rimasero in possesso di Lester fino al 2008.
Ne aveva tre in quanto ne usava una come riferimento ‘scientifico’,
mentre sperimentava costantemente sulle altre due. La maggior parte dei
successi di Les Paul venne registrato con le Klunkers.
Lester William Polfus, noto anche come ‘Rhubarb Red’,
propose per la prima volta l’audace idea di una chitarra
elettrica a corpo solido a Gibson Guitars nel 1946.
Inventore visionario e musicista, Polfus aveva compreso i limiti legati al semplice
inserimento di un pickup elettrico all’interno di una chitarra acustica archtop
convenzionale già nel 1941. Con il nome d’arte di Les Paul, la sua fama raggiunse
rapidamente un livello che gli permise l’accesso nei weekend alla fabbrica Epiphone di
New York sulla 14ª strada. Queste sessioni di sperimentazione diedero vita alle cosiddette
‘log guitar’ - chitarre acustiche divise a metà con un pezzo solido 4x4 inserito al centro
per ospitare pickup. I suoi esperimenti generarono anche le ‘Klunkers’, archtop Epiphone*
con un accesso sul retro per facilitare lo scambio sperimentale di pickup e componenti
elettroniche. Portò queste chitarre sperimentali a Gibson, che rise di tale audace
spettacolo.
Per mettere queste vicende nella giusta prospettiva si tenga conto che Gibson nel
1946 era un’azienda artigiana ben consolidata.
Era stata fondata nel 1894 sotto la guida iniziale di Orville Gibson e aveva costruito una
reputazione legata alle rivoluzionarie chitarre ‘orchestrali’ arched top dedicate a formazioni
da ballo, jazzisti e musicisti di vaudeville, approfittando dell’introduzione da parte dei
fratelli Larson di nuove corde metalliche più robuste e dal maggior volume.
Avevano accettato l’aggiunta dei pickup sulle loro chitarre intagliate a mano,
ma quello che proponeva quel buffone di Polfus era veramente troppo!
Ad ogni modo, nel 1950 le cose stavano cambiando. I musicisti
‘western swing’ avevano compreso rapidamente i vantaggi delle chitarre
Broadcaster ‘a pagaia di canoa’ di Leo Fender, e partì una chiamata
dall’ufficio del capo di Gibson/CMI Maurice Berlin: ‘trovate quel
ragazzo con quella specie di manico di scopa!’.
Questo portò all’altra chitarra iconica della popular music, che
affianca e completa alla perfezione la Fender Stratocaster.
A differenza della Stratocaster, ad ogni modo, la Les Paul mancava
di una fase di studio e sviluppo produttivo. Nel 1954 Leo Fender aveva
imparato molto dalle sue chitarre Esquire, Broadcaster e Telecaster;
musicisti preparati gli avevano dato tutte le indicazioni di cui aveva
bisogno. Nonostante gli intoppi dell’ultimo minuto con il sistema di
vibrato, la Strat del 1954 fu un’invenzione pressoché perfetta.
La Les Paul del 1952, al contrario, fu praticamente un
disastro. Come vedremo, il ponte originale era ingestibile, così
come l’inclinazione del manico. Cosa ancora più importante,
gli humbucker dal classico suono - la voce da dinosauro della
Les Paul - dovevano ancora essere inventati. Fortunatamente,
tuttavia, l’aspetto della chitarra era buono, e Les Paul stesso ...

www.chitarralampo.com

Prefazione di Les Paul alla prima edizione.

Iniziai a sperimentare con la chitarra a corpo solido negli ultimi
Anni ‘20. Avevo già cannibalizzato il telefono di mia madre
per amplificare la mia voce e l’armonica, quando un cliente
si lamentò del fatto che non riusciva a sentire la mia chitarra.
Iniziai quindi a lavorarci. Amplificare semplicemente la chitarra
con un pickup di tipo fonografico produceva un forte feedback
acustico, motivo per il quale provai a riempire la chitarra di
stracci. Alla fine la riempii di gesso!
I miei esperimenti proseguirono molto tempo dopo, nella
fabbrica Epiphone di New York - fondamentalmente installando
pickup sperimentali per chitarra su un pezzo di legno squadrato
da 4x4.
La cosa funzionò, ma tutti si misero a ridere. Sai com’è, la
gente ascolta con gli occhi. Applicai quindi allo “scheletro”
un paio di parti sagomate in modo che assomigliasse a una
chitarra tradizionale, e tutti furono felici.
Ad ogni modo, nessuno dei costruttori di chitarre seppe
vedere le potenzialità dell’idea fino al 1950, quando il mio
amico Leo Fender creò la sua ‘pagaia da canoa’ - casualmente
me ne diede anche una, che possiedono ancora ma che non
ho mai suonato. Ero interessato a una chitarra di tipo Gibson
o Epiphone, come le magnifiche L5 che ho dal 1929-30 o
la mia Epiphone con numero di serie 6867, munita dell’utile
“botola” sul retro. Questo strumento malmesso era fantastico,
in quanto potevo sperimentare continuamente diversi pickup e
potenziometri senza bisogno di smontare la chitarra. Avevo tre
strumenti di questo tipo, quindi potevo tenerne uno come punto
di riferimento e sperimentare sugli altri.
Alla fine, quando Gibson tornò da me nel 1951, avevo un
gran numero di idee per la realizzazione di una chitarra elettrica
a corpo solido. Possiedo ancora le mie prime due Les Paul, che
sono le due chitarre migliori che abbia.
Sono felice che la chitarra che porta il mio nome sia
diventata tanto popolare. Funziona bene, ha solo bisogno di un
po’ di amore e attenzione di tanto in tanto, come ogni ragazza.
Cerca di essere una brava persona e divertiti mentre lo fai.
Lester William Polfus
Settembre 2008


Avviso importante
Si è scelto di mantenere nel testo italiano le unità
di misura usate nel testo originale, per maggior chiarezza e
fedeltà al testo inglese. Si annota a tale riguardo che un pollice
corrisponde a 2.54 cm e una libbra a circa 0.454 kg.
Si raccomanda di leggere sempre con attenzione e rispettare le
norme di sicurezza relative ai prodotti e agli strumenti utilizzati,
di lavorare con prudenza e di affidarsi a personale qualificato
in caso di dubbi.
Nonostante sia stato fatto ogni sforzo per assicurare l’accuratezza
delle informazioni fornite in questo libro, nessuna responsabilità
può essere assunta dall’autore, dal traduttore italiano o dalla
casa editrice per qualsivoglia perdita, danno o ferita causati da
errori od omissioni nelle informazioni offerte.










TRATTATO IMPROVVISAZIONE POLIFONICA METODO


Trattato di Improvvisazione Polifonica per Chitarra, di Dario Lapenna .

LIBRO METODO DI MUSICA JAZZ.
SPARTITI PER CHITARRA CON PENTAGRAMMA.

Una nuova pubblicazione del Saint Louis College of Music. Una piccola grande novità sulla scena della didattica chitarristica mondiale, un trattato che approfondisce argomenti generalmente trascurati o mai affrontati nel campo dell’improvvisazione, come il contrappunto a due o tre voci, il basso albertino, la melodia accompagnata con accordi spezzati, lo studio dell’armonia parallela, la melodia armonica, la melodia contrappuntistica e l’utilizzo delle corde a vuoto. WWW.CHITARRALAMPO.COM

Autore Dario Lapenna
Formato Libro
Pagine 180

Indice

INTRODUZIONE

Un pianoforte a mani separate
La nostra tradizione classica
Questo trattato
Una piccola orchestra
Un futuro polifonico
Gli schemi sono come le rotelline
Studia come mangi!


I MODI: STUDIO A MANI SEPARATE"

Mani separate"
Le basi modali
Improvvisazione modale.
L’approccio orizzontale
L’importanza dell’orecchio
Sviluppo dell’improvvisazione modale
L’approccio verticale
L’approccio misto
Limitare il campo di studio
Le figurazioni melodiche
Armonia parallela - bicordi
Armonia parallela - triadi
Armonia parallela - figurazioni melodiche
Armonia parallela (scale simmetriche)
E le altre tonalità?
Riassumendo
Applichiamo i modi alle cadenze


LA TECNICA DEL DITO ANCORATO

Tre libri “spaventosi”
La tecnica del dito ancorato
Dalla 3a alla 6a
Dalla 3a alla 6a - versione discendente
Riassumendo


IMPROVVISARE CON IL BASSO ALBERTINO E CON GLI ACCORDI SPEZZATI

Cos’è il basso albertino?
Un’importante premessa
Esercizi di contrappunto con il basso albertino
Improvvisare con il basso albertino
Altri bassi albertini
Improvvisare con gli accordi spezzati
Accordi spezzati in tempo ternario
Accordi spezzati in tempo quaternario
Accordi spezzati nello stile di Bill Evans
Due strategie di revisione e approfondimento
Ulteriori sviluppi
Conclusione


LE CORDE A VUOTO: esplorazione melodica

Non esitate!
Smorzare le corde a vuoto
Le scale con corde a vuoto
Le figurazioni melodiche
Improvvisare melodicamente in posizione aperta
La melodia armonica
La melodia polifonica
Conclusione


CONTRAPPUNTO A DUE VOCI (relazione melodica)

Introduzione
Contrappunto a due voci per moto parallelo
Contrappunto a due voci per moto obliquo
Contrappunto a due voci per moto contrario
“Estendere” gli esercizi
Strategie di studio
Melodia polifonico-armonica: approfondimento tecnico


CONTRAPPUNTO A DUE VOCI (relazione ritmica)

Le cinque specie contrappuntistiche: esposizione
Improvvisare con le cinque specie contrappuntistiche
Prima strategia
Seconda strategia
Cosa ascoltare?
Per finire...


CONTRAPPUNTO A TRE VOCI: UN ASSAGGIO

La punta dell’iceberg!


APPENDICE A

120 arpeggi di Mauro Giuliani - tecnica ibrida


APPENDICE B
a cura di Paolo Luciani

Postfazione
Lo stile di Jim Hall
Lo stile di George Van Eps
Lo stile di Ted Greene
Lo stile di Lenny Breau
Lo stile di Ed Bickert
Lo stile di Bill Frisell
Lo stile di Kurt Rosenwinkel



martedì 17 aprile 2018

SPARTITI EASY ACOUSTIC SONGS GUITAR PLAY-ALONG BACKING TRACKS CD

Easy Acoustic Songs
Guitar Play-Along Volume 9
Series: Guitar Play-Along
Format: Softcover Audio Online - TAB
Artist: Various

GUITAR TABLATURE
backing tracks CD


The Guitar Play-Along Series will help you play your favorite songs quickly and easily! Just follow the tab, listen to the audio to hear how the guitar should sound, and then play along using the separate backing tracks. The melody and lyrics are also included in the book in case you want to sing, or to simply help you follow along. The audio is available online for download or streaming, and it is enhanced with PLAYBACK+, a multi-functional audio player that allows you to slow down audio without changing pitch, set loop points, change keys, and pan left or right!

8 songs: The a Team • Good Riddance (Time of Your Life) • Ho Hey • Home • Let Her Go • Rhythm of Love • Rolling in the Deep • The Scientist.

WWW.CHITARRALAMPO.COM
Inventory #HL 00151708
ISBN: 9781495047367
UPC: 888680090609
Width: 9.0"
Length: 12.0"
64 pages







lunedì 16 aprile 2018

kazuhito yamashita chitarra LEZIONE 2018 TORINO


2 GIORNI DI MASTER CLASS STRAORDINARIA CON IL CHITARRISTA KAZUHITO YAMASHITA !

30 APRILE 2018 Conservatorio Statale di Musica , Torino
2 MAGGIO 2018 Conservatorio Statale di Musica , Torino 

https://events.icause.com/turin/masterclass-kazuhito-yamashita-chitarra/214463409150102

Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi" di Torino, Via Giuseppe Mazzini, 11, Turin, Italy

Referente: prof. Dora Filippone