mercoledì 1 giugno 2022

un ricordo d'infanzia Rimini MARINA CENTRO Gianfranco

 

11:30 Una mattina di fine primavera, inizio estate, primi anni '70 . 

Giocavamo a tennis in strada, Gianfranco e suo cugino Cristiano mi dicono : "DAI CHE TI FACCIAMO VEDERE UNA COSA" .

Andiamo nella casa signorile di sua zia Concetta costruita intorno al 1915, con un grande giardino che conserva i miei ricordi più belli d'infanzia, seduti sui rami più grossi del susino a mangiare la sua frutta più matura, la zona ombrata vicino al banano, la palma da datteri nella zona assolata centrale, i calabroni, le piante di agave con le foglie appuntite, spesso capitava che correndo per giocare a nascondino ci pungessero, le corse in bicicletta, i cani, le siepi che nascondevano e non restituivano più le palline da tennis e ping pong, l'erba delle Pampas con i suoi "piumoni" bianchi e le lunghe foglie seghettate taglienti, il ripostiglio con tutti gli attrezzi da giardino, le scatole con le vecchie fotografie di Rimini, il lavoro dello zio siciliano. Era un luogo magico. 

Entriamo nel largo corridoio di casa, Gianfranco apre di un centimetro la porta del bagno, dentro il pavimento è allagato di acqua putrida, tutto è di colore marroncino, il soffitto sopra in water è di marrone più scuro, pezzi sparsi dappertutto, il copri water è rotto, nonostante la finestra sia spalancata il fetore è enorme. 

Non era un bagno qualunque, aveva piastrelle di marmo verde scuro e quadrati di marmo bianco, tutto in una bella geometria dal sapore orientale,


"MA COSA è SUCCESSO !? " : chiedo io.

"GUARDA" : mi rispondono i due ridendo, Cristiano che era quello giovane e più basso, era il più vicino alla porta, poi c'era Gianfranco, e dietro in fila io che guardavo appena sopra la sua testa .

Dalla cucina sua zia con voce debole e rassegnata : " NON ANDATE A GUARDARE ANCORA IL BAGNO, NON FATEGLI VEDERE ANCHE A LUI QUELLE COSE ! " .

Quello era un divertimento troppo grande per i due cugini, sapeva che non sarebbe riuscita a fermarli.  

"CHI è STATO ? : chiedo ancora io . 

"ASCOLTA ! " : Risponde uno dei due cugini ridendo. 

PUM PIM PAM PIRIPUM PAM ... si sente qualche cosa che risale dalle tubature, sempre più vicino, PIM PUM PAM ...

"UN TOPO ? CHIUDI LA PORTA ! " : Dico io.

"NO NO, GUARDA " : ridendo mi dicono i due .

ancora più forte, PIM PAM PUM PIM PUM 

sempre più forte PUM PIM PAM PIRIPIM PUM 

sempre più vicino PUM PIM PAM PIRIPIM PUM

PUM PIM PAM PIRIPIM PUM ... PAAACH !

Uscito dal water spinto da un colpo di vento, come lanciato da un giocatore di baseball, si è schiantato sul soffitto .

i due cugini chiudono immediatamente la porta e con le gambe prive di forza si lasciano cadere sul pavimento del corridoio, l'energia era tutta nelle risate, rotolandosi a destra e sinistra, dando pugni in terra e sghignazzando come pazzi : " 


" QUESTA è LA TUAAA !!! " 

" NO è LA TUAAA !!! "

" E' QUELLA DI TUO FRATELLO !!! "

AAAAH AHHAHAHA

HHHi HiHiHiHiHiiiiiiii


io rimango davanti alla porta chiusa, continuando a chiedermi : 

" PUò SUCCEDERE UNA COSA COSì ? COME è POSSIBIILE !?!?!? è POSSIBILE ? "


Chiedo : " NON CHIAMATE NESSUNO A METTERE A POSTO ? " 

Gianfranco : " TRA TRE QUATTRO GIORNI ARRIVA L'IDRAULICO "

io : " ANDATE AVANTI COSì ANCORA PER TRE QUATTO GIORNI ??? MA DOVE ANDATE AL BAGNO ?  " 


Finite quasi le risate Gianfranco mi dice : " TORNIAMO A GIOCARE A RACCHETTE " .

"NON TORNO NON TORNO, VADO VIA DA QUESTA SITUAZIONE " : rispondo io.


Attraverso in fretta la strada, salgo la scala 2 gradini alla volta per andare a casa mia, pensando : " NON PUò ESSERE VERO QUELLO CHE HO VISTO, DEVONO ESSERE SCAPPATE DELLE SCIMMIE DAL CIRCO CHE C'è IN QUESTI GIORNI IN CITTà, LA NOTTE SI SONO ARRAMPICATE , CHE ATTACCATO AL MURO DELLA LORO CASA C'è UNA PIANTA DI GLICINE, SONO ENTRATE DALLA FINESTRA NEL BAGNO DIMENTICATA APERTA, HANNO FATTO LA BATTAGLIA DELLA MERDA, SONO FAMOSE LE SCIMMIE PER TIRARSELA, POI ALL'ALBA SONO USCITE E SI SONO NASCOSTE NEL GIARDINO SULLA PALMA. NEL GIORNALE DI OGGI CI SARà SCRITTO, MIO BABBO LO Sà ...  


Entro in sala, mio babbo è in piedi che sta' facendo un acquerello, davanti ha due rose , 


Urlo : " BABBO BABBO NEL BAGNO DELLA CASA DI Là TORNA INDIETRO !!! 

PUM PIM  PAM ... PAAACH NEL SOFFITTO !!!  "


Dopo averci pensato un momento, mio babbo risponde : 

" SI, PUò SUCCEDERE NELLE CASE VECCHIE " 


" COSA ?! PUO' SUCCEDERE ?! LA NOSTRA NON è UNA CASA NUOVA ! NOI QUI SIAMO IN 5, DI SOTTO SONO IN 2, MA AL PIAN TERRENO CI SONO I BAGNANTI CHE SONO IN 8, E  VENERDì SABATO E DOMENICA, ARRIVA LO ZIO DA MODENA CON I FIGLI CHE HANNO LA MIA ETà, SONO IN 13 !!!!! 

5 + 2 + 13 ... 20 

IN QUESTA CASA NOI SIAMO IN 20 ! 

20 PAACH AL GIORNO ! 

SE SUCCEDE BISOGNA PRENOTARE UN ALBERGO, UNA PENSIONE, UN HOTEL, 

OGNI 5 MINUTI 

PUM PIM PAM PIRIPUM PUM 

... PAACH !  

... PAACH !  

... PAACH ! 


INVECE NELLA CASA DI Là SONO SOLO IN 8 . "


Allora mio babbo, un po' perché voleva finire l'acquerello con le profumate rose, un po' perché mi aveva visto agitato, disse : " DAI, SPERIAMO CHE NON SUCCEDA ANCHE A NOI ."


Se tuo padre, il capo famiglia, quando hai 10, 13 anni ti dice così, ti senti sollevato ! 

A questa frase io ricominciai a respirare, ero in apnea dalla casa di fronte.  

Buttai fuori l'aria, poi con calma ridiscesi le scale uno scalino alla volta, tranquillamente presi la mia bicicletta, uscii in strada, non guardai neanche quei due che stavano giocando e non li salutai, e mi avviai verso il mare, pensando : 

" ADESSO GUARDERO' IL BLU DEL MARE E L'AZZURRO DEL CIELO SENZA NUVOLE "

Come dice Vasco : " E NON HO PIù PENSATO A TUTTE QUESTE COSE " . 

... E a quei colori .  



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