giovedì 20 gennaio 2011

ALLMAN BROTHERS BAND, THE DEFINITIVE COLLECTION FOR GUITAR VOLUME 2. TABLATURE

ALLMAN BROTHERS BAND, THE DEFINITIVE COLLECTION FOR GUITAR VOLUME 2. TABLATURE


THE ALLMAN BROTHERS BAND, THE DEFINITIVE COLLECTION FOR GUITAR VOLUME 2. TABLATURE
Music Transcriptions: John Garwood, Jesse Gress, Joff Jones, Jack Morer, Andy Robyns. 
How was a band that could crunch chords like Led Zeppelin, sting the blues like Elmore James and swing with the cool grace of a jazz big band born? The Allman Brothers Band was formed in 1969 when Duane Allman left Muscle Shoals, Alabama, where as a studio guitarist he recorded with Wilson Pickett, Aretha Franklin, King Curtis and other r&b greats to return to Jacksonville in his home state of Florida. Looking to strike out on his own with a band of equally talented musicians, Allman enlisted a collection of players with a wide range of experiences: Bassist Berry Oakley and guitarist Dickey Betts led the Jacksonville psychedelic band the Second Coming; drummer J. Johnny "Jaimoe" Johnson was an r&b veteran who had toured with Otis Redding, Joe Tex and Percy Sledge; drummer Butch Trucks played with the Jacksonville folk-rock band The 31st Of February; and organist/vocalist Gregg Allman had recorded two albums with his brother Duane in the Los Angeles-based blues-rock band, Hourglass, and was well on his way to becoming the world's greatest white blues singer. Together, this eclectic bunch created an utterly distinct, highly improvisational style. Driven by Butch Trucks' and Jaimoe's relentlessly propulsive, inventive twin drumming, Gregg Allman's bluesy organ comping and Berry Oakley's roaming, melodic basslines, Dickey Betts and Duane Allman crafted a remarkable twin lead guitar approach. Taking cues from jazz hom players, particularly Miles Davis and John Coltrane, and the twin fiddles of western swing music, they rewrote the rule book on how rock guitarists can play together, paving the way for every two-guitar band that has followed. The band's instrumental majesty has at times caused both critics and fans to take the strength of their songwriting for granted. But Hall Of Fame careers are not built on virtuosity alone, and the Allman Brothers Band has survived for a quarter of a century and become an American institution because of the strength of their songbook. From the beginning, the band boasted not one but two excellent writers- Gregg Allman and Dickey Betts-each with his own distinct, and distinctly different, voice. The songs contained here attest to that fact: Allman has penned unforgettable metaphysical blues such as "Dreams," romantic paeans to heroic gypsies like "Melissa" and eerie odes to outlaws like "Midnight Rider." Betts, meanwhile, is...

Introduction
A Selected Album Discography
Notation Legend

1957 - (I'm Your) Hoochie Coochie Man - Idlewild South (1970) - Willie Dixon
1970 - In Memory Of Elizabeth Reed At Fillmore East (1971) - Dickey Betts
1969 - It's Not My Cross To Bear The Allman Brothers Band (1969) - Gregg Allman
1973 - Jelly Jelly - Brothers And Sisters (1973) - Greg Allman
1973 - Jessica Brothers And Sisters (1973) - Dickey Betts
1979 - Just Ain't Easy Enlightened Rogues (1979) - Greg Allman
1975 - Just Another Love Song Win, Lose or Draw (1975) - Dickey Betts
1991 - Kind Of Bird Shades Of Two Worlds (1991) - Dickey Betts, Warren Haynes
1979 - Leave My Blues At Home - Idlewild South (1970) - Greg Allman
1972 - Les Brers In A Minor - Eat A Peach (1972) - Dickey Betts
1972 - Little Martha - Eat A Peach (1972) - Duane Allman
1968 - Melissa - Eat A Peach (1972) - Greg Allman, Steve Alaimo
1992 - Midnight Blues - An Evening With (1992) - Dickey Betts, Will McTell
1979 - Midnight Rider - Idlewild South (1970) - Greg Allamn, Robert Payne
1972 - Mountain Jam - Eat A Peach (1972) - Donovan Leitch - Duane Allman , Greg Allman,Dickey Betts, Berry Oakley, Jaimoe Johanny, Johanson, Butch Trucks  
1975 - Nevertheless - Win, Lose or Draw (1975) - Greg Allman
1990 - Nobody Knows - Shades Of Two Worlds (1991) - Dickey Betts
1965 - One Way Out - Eat A Peach (1972) - Sonny Boy Williamson, Elmore James, Marshall Sehom

Prezzo: €24,99
€24,99
Articolo: 1437




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Casa editrice: 
 
Trascritto da: 
 
Numero pagine: 
 200

Lontan da te non si può star! Highway Star


Lontan da te non si può star! Highway Star



C'eravamo anche noi a Sogliano al Rubicone il 25 luglio 2010, per il concerto dei Deep Purple nel paesino Romagnolo, che conta 3.226 anime.
E come conclusione di un lungo assolo di tastiera Don Airey a sorpresa ha accennato il tema della popolare canzone di Secondo Casadei "ROMAGNA MIA", (sembrava "O sole mio") e il pubblico ha cantato, stonat : 

... QUANDO TI PENSO, VORREI TORNARE
DALLA MIA BELLA AL CASOLARE.
ROMAGNA, ROMAGNA MIA
LONTAN DA TE NON SI PUÒ STAR! ...

Un simpatico omaggio I.G.T. molto gradito, invece dei soliti, "turistici" generici "o sole mio" da inglesi in vacanza, come quello degli ELP all'arena di verona, e altri.
Nella piazzetta nel paesino in collina, conosciuto per il formaggio di fossa, e per le passeggiate e le poesie di Giovanni Pascoli ("le monache di Sogliano"), il volume era troppo alto (stile stadio) e di conseguenza il suono non era chiaro. La gente c'era, ma poco l'entusiasmo, ragazzine che tenendosi per mano giravano tra la folla senza pausa, come un serpentello senza soddisfazione sonora, sessantenni con al fianco la moglie vestita di violetto, una badante ukraina che il piede teneva il ritmo in modo precisissimo, tutte le forze comunali erano state coinvolte, in tensione per l'evento fin dalle prime ore del pomeriggio, kilometri di macchine in divieto di sosta, e poi una gara ciclistica amatoriale, ma proprio oggi dovevano farla?   
Molti anche i turisti europei che dai bagni in riviera sono saliti a 379 metri sul livello del mare per ascoltare tutti i classici della Band, ma proprio tutti, tutti tranne "Child in time" che come sapete Gillan non canta più perchè non arriva in alto con la voce, anche Pavarotti gli chiese di cantare insieme quel pezzo per il PAVAROTTI & FRIENDS, ma a sorpresa fu proprio Gillan a dire di no. 
La voce di Ian ha 65 anni, essendo nato il 19 agosto del 1945, chiaramente non è più quella di Made in Japan  dell'agosto 1972, con quegli acuti, la durata delle note, il duellare con le corde di Ritchie, ma sul palco è quello che ci è piaciuto di più, sicuro sulla scena, presente, non avaro, serio-sorridente-saltellante.
Ian Paice, 1948, martella ancora come un ragazzo, anche troppo forte, i suono della sua batteria sovrastava tutti gli altri. Il gallese Roger Glover, 1945, è dal 1969 che fa' il suo dovere quotidiano come un'orologio ! Nonostante viaggi, trasferte, fusi orari, cambi climatici, svariati cibi.
L'americano Steve Morse ha cambiato tutti gli assoli storici, e raddoppiato nel finale il riff di "smoke on the water", variando la ritmica. Forse si sarà risparmiato per il giorno dopo allo stadio di Pescara. Che fosse più tecnico che originale lo sapevamo, ma troppo poca la fantasia espressa, i suoi assoli erano Blackmore-somiglianti (e come li volevate, uguali ?), ma niente di nuovo.
L'ex Rainbow Don Airey, non ha un tocco leggerissimo, e anche lui ha fatto come gli pareva come con "LAZY", ma non vogliamo fare i nostalgici.
A fine concerto Steve Morse e gli altri sono discesi dalle colline, verso il Grand Hotel di Rimini, il giorno prima erano a quello di Firenze, dopo la data di Arezzo. Dipendenza da Grand Hotel ? Se avessero dormito a Arezzo, si sarebbero risparmiati 4 ore di auto, dalla Toscana alla Romagna.
Gillan lo avevamo visto il 6 giugno 1981, 29 anni fa' alla rocca di Cesena, e li "urlava" ancora. Stessa location ove anni dopo, il 2 Luglio 1999 suonò anche il Blackmore rimbammedievalato.
Si perché un chitarrista elettrico purissimo come lui, con quel "urlo elettrico" che ha specie dal vivo, cosa che hanno in pochi, che suona l'acustica come altri. Sarà colpa della moglie. ... Ritchie suona ancora la Fender !
  
Chissà come sarà il formaggio di fossa di Sogliano 2010 con le vibrazioni dei decibel dei Deep Purple, 
La pro loco applicherà una etichetta speciale per la stagionatura "affumicata" e lo tingerà di color porpora ? 

RITCHIE BLACKMORE ERA A RIMINI NELL'AGOSTO DEL 1966.


Era amico di Jimi Hendrix, cantava insieme alla fidanzata di Mick Jagger, il suo chitarrista era Ritchie Blackmore !

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Un "idolo" per i rockettari italiani. 

Novembre del 1966, l'ex cantante dei Camaleonti, Riki Maiocchi,  presenta alla stampa italiana, il suo nuovo gruppo, The TRIPS. Con un chitarrista allora sconosciuto, nascosto sotto lo pseudonimo anonimo di Tom Brown, ma il nome vero non era "marrone" ma di colore più scuro, ovvero Ritchie Blackmore.

La futura "icona" del chitarrismo elettrico dell'hard rock degli anni '70 rimase in Italia 3 mesi, da fine agosto al novembre del 1966. La prima tappa fu in Agosto a Riccione, come attrazione principale in un Dancing estivo tra Riccione e Rimini, poi ... 
Ritornò in Inghilterra per sistemare le pratiche di divorzio. Nel 1968 fonda i Deep Purple. Dal dancing agli stadi, la chitarra distorta, i riff pesanti, i megawatt, i megaconcerti, niente dance, l'Hard rock !
Sembra che di quei 3 mesi di Ritchie in Italia non sia rimasto nulla di niente, un filmino, una fotografia una registrazione (quello che c'era è stato cancellato perchè non considerato meritevole di essere conservato). Non che possa avere un grande valore artistico, ma ci sembra un poco strano. Chi ha informazioni o trovasse qualcosa tra le fotografie della nonna in vacanza sulla "ringhiera" romagnola, si può mettere in comunicazione con noi. Saremo contenti di pubblicarle nel nostro Blog.

Se passerete da queste parti in Romagna, potrebbe capitarvi di imbattevi in decine di chitarristi, bassisti, tastieristi, batteristi, e cantanti, che vi racconterrano: 

IO NEGLI ANNI '60 SUONAVO CON IL CHITARRISTA DEI DIP PURPLE,
ERO SUO AMICO, ANDAVAMO INSIEME TUTTI I GIORNI AL MARE,
CON ME HA IMPARATO A NUOTARE, PRIMA STARNAZZAVA,
DORMIVA A CASA MIA, ANDAVA MATTO PER LA PIADINA CON IL PROSCIUTTO E IL SANGIOVESE,
MIA MAMMA GLI FACEVA DELLE ZUPPIERE DI COZZE ALLA MARINARA SOLO PER LUI, E LUI NON INGRASSAVA,
GLI HO INSEGNATO ANCHE QUALCHE ACCORDINO, POI LUI LI HA USATI I NEL "FUMO SUL VATER",
ANDAVA DIETRO A MIA SORELLA, ORMAI SAPEVA ANCHE QUALCHE PAROLINA DI ITALIANO,
NO NON L'HO PIU' VISTO, MA GLI INGLESI SONO UN POCO STRANI, LUNATICI, GUIDANO A ROVESCIO,  
COME HAI DETTO CHE SI CHIAMA ? SI, SI, PROPRIO QUELLO CHE HAI DETTO TE. " 

Voi non fidatevi troppo.



Un Beat italiano vero.
Riki Maiocchi (Milano, 27 maggio 1940 – 2 febbraio 2004), è stato un cantante italiano fondatore del complesso "I Camaleonti". Divenne famoso nel 1964 con una cover del brano degli Animals The House of Rising Sun intitolata "Non dite a mia madre". Maiocchi partecipò al Festival di Sanremo in coppia con Marianne Faithfull (il cantante dei Rolling Stones era in sala), in Inghilterra ebbe collaborazioni con Jimi Hendrix, e portò al successo un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti, la celebre "Uno in più".
Si avvicinò alla musica leggera ancora giovanissimo quando faceva il muratore. Iniziò a frequentare il celebre locale milanese Santa Tecla, punto di ritrovo di molti cantanti (Adriano Celentano, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci tra gli altri).
Dopo la fondazione nel 1964 del complesso "I Camaleonti" ed esserne stato il cantante leader nel periodo "beat" più impegnato, con brani come "Chiedi chiedi" e "Io lavoro per te", li abbandona alla vigilia del grande successo (sostituito da Mario Lavezzi nel 1966, col quale avviene in seguito la svolta "melodico malinconica" del gruppo con "Applausi", "Io per lei" e "Viso d'angelo"), per trasferirsi in Inghilterra
dove incontrò Ritchie Blackmore (futuro componente dei Deep Purple), all'epoca chitarrista sconosciuto, insieme al quale fondò un complesso di rock psichedelico denominato "Maiocchi & The Trip", che non giunse mai al traguardo di un disco inciso.
Si esibiscono in molti locali della scena "underground" londinese, persino insieme al celeberrimo Jimi Hendrix.
Fu grazie a lui che entrò in contatto con Marianne Faithfull, allora compagna di Mick Jagger (il leader dei Rolling Stones) con la quale partecipò al Festival di Sanremo del 1967 con "C'è chi spera". Quell'edizione del Festival restò comunque legata al tragico suicidio di Luigi Tenco. 
Maiocchi partecipò anche a due edizioni del Cantagiro, quelle del 1965 e del 1967, e in quest'ultima edizione conobbe la coppia Mogol-Battisti, per i quali aveva interpretato "Prendi fra le mani la testa". Un altro brano scritto da loro, "Uno in più" resterà per sempre il massimo successo del cantante milanese, e verrà reinciso dallo stesso Lucio Battisti nel 1969, pubblicato nel suo primo omonimo album.
Il periodo d'oro di Maiocchi si esaurisce in pratica qui. Dagli anni settanta in poi preferisce ritirarsi a vita privata, lavora come dipendente dell'Enel. Gravemente malato da tempo, si è spento all'età di 63 anni in un ospedale milanese.
Tutte le notizie su Blackmore in Italia e moltissimo altro, le trovate nella biografia:
 Nella fotografia in bianco e nero c'è Hendrix e Maiocchi con la macchina fotografica.


Nelle altre fotografie forse avrete riconosciuto Ritchie con la giacca bianca a righe scure appoggiato all'ala dell'aereo. Il "pilota" è Maiocchi.

SANTANA TABLATURE per CHITARRA



SANTANA, PLAY GUITAR WITH ... SUPERNATURAL

LIBRO DI MUSICA PER CHITARRA CON CD DI BASI E TABLATURE.
Basi per voce e per chitarra: Do you like the way -el farol -Maria Maria -primavera -out your lights on -smooth. CD TABLATURE
Play guitar on five great songs from the outstanding Supernatural album with these specially recorded CD backing tracks plus matching music book. The music book features both guitar tab and standard notation of each song, plus complete lyrics.
The CD contains two specially recorded backing tracks of each song. The first is a full demo with guitar, showing you how it should sound, and a backing for vocals. The second is a backing track without guitar for you to play along with on your guitar. Both versions are without vocals and have instrumental cues so you can sing along too, with or without guitar. Includes bonus CD backing track of Smooth.
Do You Like The Way
El Farol
Maria Maria
Primavera
Put Your Lights On













mercoledì 19 gennaio 2011

J27: JIM MORRISON, JANIS JOPLIN, BRIAN JONES, JIMI HENDRIX ...


www.chitarralampo.com

Carlo Lucarelli "ha ucciso" il mito di Jim Morrison !
Un capo della C.I.A. avrebbe ordinato l'eliminazione di Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix, mentre il Jim Morrison sarebbe ancora vivo, e si nasconderebbe sotto il nome del cantante pop Barry Manilow !?! Alcuni possono credere che ci possano essere i servizi segreti Americani dietro i primi tre, e che anche quella di Jim nella vasca da bagno a Parigi sia stata ordinata. Alla fine Carlo Lucarelli conclude tutto scrivendo che è stata "pura invenzione".
Uno scherzo dietrologico, da un giornalista conosciuto per la serietà e i programmi suoi misteri d'Italia.

Le spie americane
Ci sono due casi famosi di spie americane che hanno lavorato in Italia: uno è un caso è quello di Ronald Stark che ha una biografia da storia del rock, in effetti Ronald Stark nasce nel mondo del rock psichedelico californiano, si dice che era un caro amico di Jim Morrison. Ronald Stark è anche un grande commerciante di pasticche di Lsd negli anni 60 in tutta la California e poi in Europa.
Stark con questo curriculum di tutto rispetto viene assoldato dalla Cia per una serie di operazioni, una in particolare si chiama operazione Blue Moon che si è realizzata proprio nei confini statunitensi per distruggere la protesta che montava dai campus universitari americani, la protesta contro la guerra nel Vietnam, la Cia decide di finanziare la produzione di milioni e milioni di pasticche di Lsd da immettere nel mercato, sembra fantascienza, ma la storia la raccontano gli stessi documenti della Cia.
Ronald Stark nella prima metà degli anni 70, si trasferisce in Italia, ha dei contatti incredibili, per esempio con il capo del Servizio Segreto Militare Vito Miceli, con Salvo Lima, il pro console andreottiano, è l’uomo di cerniera tra mafia e politica in Sicilia. Viene arrestato per trasferimento di stupefacenti, in carcere entra in contatto con i fondatori delle Brigate Rosse, Curcio e Franceschini, a cui dà una serie di dritte per procurarsi delle armi in alcuni campi di addestramento in Medio Oriente, una storia assolutamente da romanzo. Ronald Stark viene interrogato dai magistrati italiani, questi ultimi gli chiedono chiaramente se lui è della Cia, se lui è una spia americana e lui in maniera assolutamente serafica, ve lo potete immaginare come un classico hippy, capelli lunghi, orecchino e sguardo un po’ allucinato, dice: c’è una legge in America che punisce le spie che ammettono di essere delle spie e si chiude nel suo assoluto silenzio.
Scontati alcuni mesi di pena in carcere viene fatto uscire con uno stratagemma giuridico, portato alla base americana di Camp Derby in Toscana e da lì scompare. e' stato fatto qualche anno fa un funerale a Ronald Stark, ma secondo alcuni rapporti dei servizi quella bara era vuota, il mistero della vita e della morte di Ronald Stark continua.

Un'altra spia che ha lavorato in Italia per conto degli americani è il milanese Carlo Rocchi, quest’ultimo si è occupato del trasferimento di alcuni importanti gerarchi nazisti in sud America, ha lavorato in centro America, ha lavorato in prima linea in tutte quelle guerre che hanno visto gli Stati Uniti impegnati sia nel centro e nel sud America, sia nel sud est asiatico, Carlo Rocchi lo ritroviamo in un caso di depistaggio delle indagini sulla strage di Piazza Fontana.
In sostanza Rocchi, venuto a sapere che parte delle indagini riguardava uomini di Ordine nuovo in contatto con ufficiali Nato americani di Verona, prova a depistare le indagini e si mette in contatto con un testimone dell’inchiesta, proponendogli di dire cose assolutamente false o indimostrabili. Questo tentativo di depistaggio viene scoperto dal Giudice Salvini, dall’ufficiale dei Carabinieri Massimo Giraudo e Carlo Rocchi viene interrogato e in maniera assolutamente serafica dice: "Perché vi stupite, lavoro per un governo alleato all’Italia, quindi se gli interessi americani vengono “colpiti” da un’inchiesta, sono in diritto di fornire le notizie su questa inchiesta agli americani".
È una buffonata ovviamente ed è un reato quello che ha compiuto Carlo Rocchi. Il suo nome verrà anche fuori per quanto riguarda l’inchiesta Mani Pulite, questa è un’altra grande domanda che ci si è sempre fatti, ci sono stati centri di potere occulto, i Servizi Segreti che hanno agito sull’inchiesta contro la corruzione che sono state fatte in Italia, Carlo Rocchi per esempio prova a carpire informazioni a alcuni magistrati della Procura di Milano, il suo nome finisce in uno strano e mai fino in fondo indagato progetto di attentato al giudice D’Ambrosio che era il vice di Borrelli alla Procura di Milano. Carlo Rocchi sicuramente era uno di quegli agenti americani che in Italia ha lavorato sempre in prima linea, sotto copertura e con strettissimi legami con i servizi segreti italiani, anche andando in alcuni casi ben oltre la legge.