mercoledì 2 agosto 2017

IL RIFF DI ''BACK IN BLACK'' DEGLI AC/DC NON E' DI ANGUS, MA DI MALCOLM YOUNG.

Dunque, Malcolm adesso usa le corde veramente grosse e tu quelle sottili.


ANGUS YOUNG: allora, sembra che lui andasse verso le corde sempre più grosse. Ma oggi non fanno più quelle grosse perchè i giovani le vogliono sempre più sottili sottili. Loro vogliono correre lungo la tastiera da un'estremità all'altra. Vogliono esercitarsi con le scale. Penso che tutto va bene fino che lo fanno a casa.


Perchè dovremmo sentirli?


ANGUS YOUNG: Appunto!


Molti dei tuoi passaggi più famosi sono i riff su corde singole, dove alterni tra le note sul tasto e note a corda a vuoto come nell'intro di “Thunderstruck”.


ANGUS YOUNG: Si, Esercitavo la mia mano sinistra quando improvvisamente mi é venuto questo riff; l'ho trovato per caso. Ho pensato “non c'è male” e l'ho registrato. Questo è il modo che io e Malcolm abitualmente usiamo per lavorare. Prima registriamo i nostri pezzi, poi li suoniamo uno all'altro. Una volta, Malcolm è venuto da me alle tre di notte durante il nostro tour “Highway To Hell” dicendo: ”Ho questo riff che mi gira in testa !” "Sono le tre di notte e io cerco di addormentarmi” e lui mi dice, “Che ne pensi del pezzo?” ho risposto “ Suona bene per me.” Era Back in Black ! ”



i MISTERI A PARIGI SU JIM MORRISON DOORS

PARIGI, I MISTERI SUL LEADER DEI DOORS

WWW.CHITARRALAMPO.COM

Inviato da Chitarra Lampo il Mar, 2011-11-22 04:06

Pamela si sveglia con "il conte" Jean de Breteuil alias Jean De Bretti alias Jaime de Bretaille, la "cheinise" pura all'86% ... come quella di Janis Joplin e molti altri   .... tragico inganno incosciente o errore, il quartiere di San Germain De Pres (San Germano dei prati), Rue Deseine 57 il "Rock 'n' Roll Circus", Sam Bernett, la porta chiusa per venti minuti, Rue Beautreillis 17 la traversa di Rue Rivolì, Bill Siddons, misera cerimonia, tutto finito in pochi minuti, nessun sacerdote, "è stata una cosa triste" ricorda una testimone, il cinema italiano degli anni '60, Vittorio Gassman, "il conte" scappa subito a Tangeri in Marocco dove finirà nello stesso modo poco dopo ...











martedì 1 agosto 2017

RITCHIE BLACKMORE RICCIONE MAIOCCHI

Era amico di Jimi Hendrix, 
cantava insieme alla fidanzata di Mick Jagger, 
e il suo chitarrista era Ritchie Blackmore !

Inviato da Chitarra Lampo il Gio, 2010-09-02 19:52
Un "idolo" per i rockhettari italiani.







Novembre del 1966, l'ex cantante dei Camaleonti, Riki Maiocchi,  presenta alla stampa italiana, il suo nuovo gruppo, The TRIPS. Con un chitarrista allora sconosciuto, nascosto sotto lo pseudonimo anonimo di Tom Brown, ma il nome vero non era "marrone" ma di colore più scuro, ovvero Ritchie Blackmore.






La futura "icona" del chitarrismo elettrico dell'hard rock degli anni '70 rimase in Italia 3 mesi, da fine agosto al novembre del 1966. La prima tappa fu in Agosto a Riccione, come attrazione principale in un Dancing estivo tra Riccione e Rimini, poi ...

Ritornò in Inghilterra per sistemare le pratiche di divorzio. Nel 1968 fonda i Deep Purple. Dal dancing agli stadi, la chitarra distorta, i riff pesanti, i megawatt, i megaconcerti, niente dance, l'Hard rock !

Sembra che di quei 3 mesi di Ritchie in Italia non sia rimasto nulla di niente, un filmino, una fotografia una registrazione (quello che c'era è stato cancellato perchè non considerato meritevole di essere conservato). Non che possa avere un grande valore artistico, ma ci sembra un poco strano. Chi ha informazioni o trovasse qualcosa tra le fotografie della nonna in vacanza sulla "ringhiera" romagnola, si può mettere in comunicazione con noi. Saremo contenti di pubblicarle nel nostro Blog.

WWW.CHITARRALAMPO.COM

Se passerete da queste parti in Romagna, potrebbe capitarvi di imbattevi in decine di chitarristi, bassisti, tastieristi, batteristi, e cantanti, che vi racconterrano:


'' IO NEGLI ANNI '60 SUONAVO CON IL CHITARRISTA DEI DIP PURPLE,

ERO SUO AMICO, ANDAVAMO INSIEME TUTTI I GIORNI AL MARE,

CON ME HA IMPARATO A NUOTARE, PRIMA STARNAZZAVA,

DORMIVA A CASA MIA, ANDAVA MATTO PER LA PIADINA CON IL PROSCIUTTO E IL SANGIOVESE,

MIA MAMMA GLI FACEVA DELLE ZUPPIERE DI COZZE ALLA MARINARA SOLO PER LUI, E LUI NON INGRASSAVA,

GLI HO INSEGNATO ANCHE QUALCHE ACCORDINO, POI LUI LI HA USATI I NEL "FUMO SUL VATER",

ANDAVA DIETRO A MIA SORELLA, ORMAI SAPEVA ANCHE QUALCHE PAROLINA DI ITALIANO,

NO NON L'HO PIU' VISTO, MA GLI INGLESI SONO UN POCO STRANI, LUNATICI, GUIDANO A ROVESCIO,

COME HAI DETTO CHE SI CHIAMA ? SI, SI, PROPRIO QUELLO CHE HAI DETTO TE. "

Voi non fidatevi troppo.


Un Beat italiano vero.

Riki Maiocchi (Milano, 27 maggio 1940 – 2 febbraio 2004), è stato un cantante italiano fondatore del complesso "I Camaleonti". Divenne famoso nel 1964 con una cover del brano degli Animals The House of Rising Sun intitolata "Non dite a mia madre". Maiocchi partecipò al Festival di Sanremo in coppia con Marianne Faithfull (il cantante dei Rolling Stones era in sala), in Inghilterra ebbe collaborazioni con Jimi Hendrix, e portò al successo un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti, la celebre "Uno in più".

Si avvicinò alla musica leggera ancora giovanissimo quando faceva il muratore. Iniziò a frequentare il celebre locale milanese Santa Tecla, punto di ritrovo di molti cantanti (Adriano Celentano, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci tra gli altri).

Dopo la fondazione nel 1964 del complesso "I Camaleonti" ed esserne stato il cantante leader nel periodo "beat" più impegnato, con brani come "Chiedi chiedi" e "Io lavoro per te", li abbandona alla vigilia del grande successo (sostituito da Mario Lavezzi nel 1966, col quale avviene in seguito la svolta "melodico malinconica" del gruppo con "Applausi", "Io per lei" e "Viso d'angelo"), per trasferirsi in Inghilterra

dove incontrò Ritchie Blackmore (futuro componente dei Deep Purple), all'epoca chitarrista sconosciuto, insieme al quale fondò un complesso di rock psichedelico denominato "Maiocchi & The Trip", che non giunse mai al traguardo di un disco inciso.

Si esibiscono in molti locali della scena "underground" londinese, persino insieme al celeberrimo Jimi Hendrix.

Fu grazie a lui che entrò in contatto con Marianne Faithfull, allora compagna di Mick Jagger (il leader dei Rolling Stones) con la quale partecipò al Festival di Sanremo del 1967 con "C'è chi spera". Quell'edizione del Festival restò comunque legata al tragico suicidio di Luigi Tenco.

Maiocchi partecipò anche a due edizioni del Cantagiro, quelle del 1965 e del 1967, e in quest'ultima edizione conobbe la coppia Mogol-Battisti, per i quali aveva interpretato "Prendi fra le mani la testa". Un altro brano scritto da loro, "Uno in più" resterà per sempre il massimo successo del cantante milanese, e verrà reinciso dallo stesso Lucio Battisti nel 1969, pubblicato nel suo primo omonimo album.

Il periodo d'oro di Maiocchi si esaurisce in pratica qui. Dagli anni settanta in poi preferisce ritirarsi a vita privata, lavora come dipendente dell'Enel. Gravemente malato da tempo, si è spento all'età di 63 anni in un ospedale milanese.

Tutte le notizie su Blackmore in Italia e moltissimo altro, le trovate nella biografia:

http://www.chitarralampo.com/spartiti/blackmore-ritchie-black-knight-biography

http://www.chitarralampo.com/spartiti/blackmore-ritchie-black-knight-biography


Nella fotografia in bianco e nero c'è Hendrix e Maiocchi con la macchina fotografica.

Nelle altre fotografie forse avrete riconosciuto Ritchie con la giacca bianca a righe scure appoggiato all'ala dell'aereo. Il "pilota" è Maiocchi.












1966, Umberto Napolitano con la canzone di protesta ''Chitarre contro la guerra'' con Giovanni Pettenati ( cantante della canzone ''Bandiera gialla'', versione italiana di The pied piper del gruppo pop inglese Crispian St. Peters ) e Riki Maiocchi alle chitarre !

domenica 30 luglio 2017

PROFEZIA TRE GIORNI DI BUIO SAN BONICO PIACENZA

La Madonna della Notte

SanBonico provincia di Piacenza

681° incontro 27 luglio 2017

La Madonna appare, bellissima, dal cielo, come sempre, nella grande luce con le mani giunte, con i 3 soliti angeli vicino, si abbassa sul campo, allarga le mani e mostra a Celeste

una città sotto ad un cielo sereno, poi, subito dopo, arriva un vento fortissimo e il cielo diventa molto buio, le luci della città si spengono tutte, tranne quelle delle Chiese e tante persone corrono verso queste ultime. Maria, subito dopo, dice a Celeste:


“Quello che tu vedi figliolo, è quello che succederà nei 3 giorni. Dì a tutti di non avere paura, ti raccomando diglielo e dì a tutti di pregare tanto, tantissimo e di convertirsi, tutti e tornare tutti all’umiltà, il Signore vuole così, ma raccomanda a tutti di non avere paura, presto questo succederà. Andate nelle Chiese e pregate figlioli, lì non c’è da avere paura, nulla succederà. Quando vi accorgerete dei 3 giorni, andate in Chiesa e tutti vi salverete, andateci vi raccomando.
Vi benedico tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.”

La Madonna benedice, chiude le mani, sale nella luce seguita dai 3 soliti angeli e scompare.


http://www.salveregina.it/SanBonico/